Retsu Unohana
Retsu Unohana è uno dei personaggi della serie manga e anime Bleach di Tite Kubo. Era il capitano della 4ª Divisione del Gotei 13, l'unità di supporto medico. Il suo luogotenente è Isane Kotetsu.
Indossa la normale divisa bianca da Capitano, ma la sua caratteristica fisica più peculiare è rappresentata dai lunghi capelli neri che tiene raccolti in una treccia portata sul petto anziché sulla schiena, volta a coprire una cicatrice posta proprio al centro del petto e poco sotto la gola, infertale da un giovane Kenpachi Zaraki in un loro precedente combattimento anni addietro.
Composta, pacifica e tranquilla, fra tutti i capitani è quella che meno si fa notare. Utilizza gli onorifici anche con i suoi subordinati, è gentile ed educata con tutti e non mostra quasi mai panico o ansia, nemmeno nelle situazioni più disperate. Nonostante abbia una personalità così mite, è rispettata da tutti e riesce a intimidire semplicemente con lo sguardo, tanto che è temuta persino dai membri dell'Undicesima Divisione, i più forti del Gotei; è proprio durante i combattimenti che dimostra la sua reale natura, che si rivela violenta e sanguinaria. Nella Saga del Pendolo, Shunsui Kyoraku, parlando con Jushiro Ukitake, non solo le rivolge l'appellativo di senpai (in riferimento alla sua anzianità), ma afferma anche quanto la donna possa essere terribile se arrabbiata, aggiungendo infatti che essere distrutti dal Bankai di Yamamoto sia una sorte migliore che essere distrutti da Unohana.
Condivide con il suo luogotenente un rapporto molto stretto di fiducia reciproca: le due sono, infatti, molto legate l'una all'altra.
Indossa la normale divisa bianca da Capitano, ma la sua caratteristica fisica più peculiare è rappresentata dai lunghi capelli neri che tiene raccolti in una treccia portata sul petto anziché sulla schiena, volta a coprire una cicatrice posta proprio al centro del petto e poco sotto la gola, infertale da un giovane Kenpachi Zaraki in un loro precedente combattimento anni addietro.
Composta, pacifica e tranquilla, fra tutti i capitani è quella che meno si fa notare. Utilizza gli onorifici anche con i suoi subordinati, è gentile ed educata con tutti e non mostra quasi mai panico o ansia, nemmeno nelle situazioni più disperate. Nonostante abbia una personalità così mite, è rispettata da tutti e riesce a intimidire semplicemente con lo sguardo, tanto che è temuta persino dai membri dell'Undicesima Divisione, i più forti del Gotei; è proprio durante i combattimenti che dimostra la sua reale natura, che si rivela violenta e sanguinaria. Nella Saga del Pendolo, Shunsui Kyoraku, parlando con Jushiro Ukitake, non solo le rivolge l'appellativo di senpai (in riferimento alla sua anzianità), ma afferma anche quanto la donna possa essere terribile se arrabbiata, aggiungendo infatti che essere distrutti dal Bankai di Yamamoto sia una sorte migliore che essere distrutti da Unohana.
Condivide con il suo luogotenente un rapporto molto stretto di fiducia reciproca: le due sono, infatti, molto legate l'una all'altra.
Passato
Precedentemente nota come Yachiru Unohana, Retsu è, dopo Yamamoto, il capitano più vecchio, dato che è stata uno dei fondatori del Gotei 13 e uno dei suoi membri nella prima generazione. Prima che Yamamoto la costringesse a diventare il "primo Kenpachi", ovvero il primo capitano dell'11ª divisione, era considerata la criminale più terribile che sia mai esistita nella Soul Society. È in questo periodo che si scontra con un giovanissimo Kenpachi Zaraki, riconoscendo in lui un talento nell'uccidere di gran lunga superiore al suo. Fu proprio nel Gotei 13 che, ad un certo punto,Tenjirō Kirinji, un maestro delle arti curative, le insegnò le tecniche mediche da lei poi utilizzate.
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Soul Society
Alle sue prime apparizioni si tiene sempre in disparte e in silenzio. Si occupa personalmente di esaminare il cadavere (falso) del Capitano Aizen, pur considerando la possibilità del ricorso a un gigai per simulare la morte; ciononostante, seppur intuendo qualche irregolarità, giunge a dichiarare la morte di Aizen come reale. Successivamente si reca con Isane al Sokyoku per assistere all'esecuzuione di Rukia Kuchiki: all'arrivo inatteso di Ichigo Kurosaki, che libera la prigioniera e la fa fuggire insieme a Renji Abarai, viene impartito ai Luogotenenti l'ordine di fermarlo. Seppur a malincuore, Unohana ordina a Isane di inseguirlo: la vediamo poco dopo prendersi cura dei feriti, che vengono trasportati nelle viscere di Minazuki, la sua Zanpakutō. Solo Isane, colpita in maniera superficiale da Ichigo, viene portata in groppa ad essa.
Dopo una breve sosta alla stazione medica centrale per lasciare i feriti in custodia ai suoi subordinati, Unohana si reca alla Camera del Consiglio dei Quarantasei, dove trova Momo Hinamori e Hitsugaya a terra, agonizzanti, nonché i colpevoli del misfatto: Aizen e il suo complice Ichimaru. Aizen non sembra per nulla sorpreso di trovarsi davanti Unohana, la quale afferma che era sicura del fatto che lo avrebbe trovato nel posto più sicuro e meno accessibile della Seireitei, l'ideale per nascondersi dopo aver creato un corpo-replica così perfetto. Sogghignando, Aizen sottolinea gli errori del ragionamento di Unohana: non si era recato lì per nascondersi, e non aveva creato una replica del suo corpo, in quanto gli era bastato il potere ipnotico della sua Zanpakutō per ingannare tutti riguardo alla sua morte. Alla fine Aizen scompare con Ichimaru, ma non prima di essersi complimentato con il Capitano della Quarta Divisione, capace di intuire qualcosa pur essendo sotto completa ipnosi. Isane prova inutilmente a fermarli: riceve tuttavia dal suo capitano l'ordine di avvertire la Soul Society di quanto accaduto e a Unohana non rimane altro da fare che cercare di salvare la vita a Hinamori e Hitsugaya. |
Hueco Mundo
Su ordine del Generale Yamamoto, Unohana si reca nell'Hueco Mundo insieme a Isane e Hanataro per dare supporto medico a Ichigo Kurosaki e compagni, ormai in seria difficoltà. Arriva proprio nel momento in cui Chad sta per ricevere il colpo di grazia dalle Exequias: all'arrivo di Unohana questi ultimi si ritirano, con Isane che prova ad inseguirli ma viene subito fermata dall'ordine del suo Capitano di guarire i feriti. Dopo la sconfitta di Ulquiorra, si offre volontaria per accompagnare Ichigo nel mondo reale, sfruttando il Garganta di Kurotsuchi. Durante il tragitto tra i due mondi, Retsu spiega ad Ichigo come funziona il potere di Kyōka Suigetsu e gli fa capire che lui è l'unico che possa affrontare Aizen, essendo, probabilmente, l'unica persona a non aver visto il suo Shikai.
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Falsa Karakura Town
In seguito Unohana, raggiunti Ichigo, Byakuya Kuchiki, Kenpachi Zaraki e Mayuri Kurotsuchi, si propone volontaria per accompagnare il ragazzo nel mondo reale attraverso un Garganta, e affida a Isane il compito di assistere gli altri capitani nella lotta contro l'Espada Yammy Rialgo. Giunta alla falsa Karakura inizia a curare Hiyori Sarugaki e gli altri feriti.
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La Guerra dei Mille Anni
Durante la battaglia viene incaricata da Yamamoto di rimanere nella sede della quarta compagnia fino alla fine dell'invasione. Retsu infatti non combatterà e non guarirà i feriti se non dopo che l'invasione si sia conclusa. All'arrivo della Guardia reale nel Seireitei, rincontrerà il suo maestro Tenjirō Kirinji. In seguito viene incaricata dal nuovo Comandante Generale del Gotei 13 Shunsui Kyoraku di addestrare Zaraki, in quanto l'ex capitano dell'ottava compagnia ritiene di primaria necessità che Zaraki impari "l'arte di uccidere"; in questa occasione, Kyoraku la chiamerà col suo vero nome, Yachiru. Dopo aver portato Zaraki nell'ultimo livello della prigione del Seireitei, normalmente inaccessibile a chiunque, Unohana comincerà un mortale combattimento contro di lui, che porterà ad una presunta morte di quest'ultima.
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Zanpakuto
La sua Zanpakutō si chiama Minazuki ("Succhia-gocce di carne"): invece di portarla alla vita, Unohana utilizza un laccio per portarla in spalla, oppure lascia che sia Isane a trasportarla. Nella forma sigillata ha l'aspetto di una normale katana e, nello specifico, ricorda una nodachi. Quando viene rilasciata, assume la forma di una gigantesca manta volante, in grado di poter trasportare numerose persone sul proprio dorso (circa una dozzina, a giudicare dalle dimensioni). Il potere di questo Shikai è quello di inghiottire gli alleati feriti all'interno del proprio corpo e guarirli forse coi suoi succhi gastrici. In realtà la Zanpakuto potrebbe avere ancora altri poteri.
Bankai
Il suo Bankai, Minazuki ("La fine di tutte le cose") viene rivelato durante lo scontro contro Kenpachi Zaraki. Anche se il suo utilizzo rimane ancora poco chiaro, pare che la lama venga ricoperta da un denso liquido scuro simile a sangue, che letteralmente trasuda dalla spada stessa.